di Claudio Calandra Sono state centinaia le eroine dimenticate dalla…
Read more...I lunghi capelli sono i primi a bruciare, poi le fiamme attaccano il viso e lo divorano senza sosta, mentre le urla continuano e divengono più acute e insopportabili da sentire… mentre la carne annerisce, esplode e cade e il sangue sfrigola ed evapora…Finalmente, anche la morte ha pietà di lei e decide di farla cadere per sempre…
Fabrizio Carollo , LA SPADA DI SELCE
di Claudio Calandra Sono state centinaia le eroine dimenticate dalla…
Read more...di Paolo Falzea Perché pubblicare un libro durante il…
Read more...Curato da A. C. Faitrop-Porta, il volume raccoglie Il viaggio, Memorie e vita, Poesie grigioverdi, più un appendice di 68 poesie e prose poetiche disperse, di cui 36 mai pubblicate e cadute nell’oblio. Queste liriche illuminano la personalità dell’Autore, rivelandone la profonda umanità. Traghettare i lettori dal paradiso dell’infanzia alla terra promessa della maturità è la vocazione di Corrado Alvaro.
Corrado Alvaro viaggia in Russia nel 1934 e pubblica i Maestri del diluvio. Viaggio nella Russia sovietica nel 1935. La presente edizione a questo volume aggiunge la Prefazione a un’antologia di Novelle russe del 1920 e una ventina di articoli pubblicati dal 1935 al 1955, alcuni dei quali mai ripresi in raccolta, sono racconti e poemetti in prosa; le lettere alla moglie dalla Russia; il capitolo sul soggiorno del 1943 del diario Quasi una vita e frammenti del 1946, del 1953, del 1955 e del 1956 dal postumo Ultimo diario. Oltre alla dettagliata Introduzione, la Nota ai testi confronta gli articoli sulla Russia del 1934 e il libro del 1935, e paragona la prima edizione di questo al seconda del 1943.
Questa raccolta riunisce le corrispondenze, i saggi, i racconti, le lettere e i capitoli dei diari sulla Francia, con una dettagliata Introduzione e un’accurata Nota ai testi, come i precedenti volumi sui viaggi in Germania, in Turchia e in Russia. A Parigi Alvaro soggiorna dalla fine del 1921 al luglio 1922; vi è invitato nel 1936 per l’anniversario del Simbolismo e visita Rouen, Bourges e la Provenza; nell’ottobre 1950, è corrispondente del quotidiano "La stampa" a Parigi. Nella cinquantina di articoli, nelle dieci novelle, di cui tre mai pubblicate se non in quotidiani o periodici, nelle venti lettere e negli appunti dei diari, si delinea una visione di Parigi estremamente originale. La metropoli, che sa tornare campestre all’alba, delle corrispondenze Corrado Alvaro fa poemetti in prosa, e a chi sa scoprirla rivela la creatività, essendo Parigi l’invenzione di ognuno e la patria di tutti.