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  1. Narrativa
  2. Gialli/Fantasy
  3. Saggistica
  4. BAMBINI/RAGAZZI
  5. Young Adults

I lunghi capelli sono i primi a bruciare, poi le fiamme attaccano il viso e lo divorano senza sosta, mentre le urla continuano e divengono più acute e insopportabili da sentire… mentre la carne annerisce, esplode e cade e il sangue sfrigola ed evapora…Finalmente, anche la morte ha pietà di lei e decide di farla cadere per sempre…

Fabrizio Carollo , LA SPADA DI SELCE

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Le torri aragonesi del Castello di Reggio Calabria, sopravvissute alle distruzioni della natura e dell’uomo, costituiscono la memoria architettonica più rilevante all’interno del centro storico della città che si affaccia sulle rive dello Stretto di Messina. Il recente restauro statico, eseguito nell’ambito delle opere previste in attuazione della legge 246/1989 (Decreto Reggio), ha fornito l’occasione di effettuare, sulla scorta dei risultati delle indagini dirette sul monumento, un confronto tra i dati storici e le tecniche costruttive. Questo volume tuttavia non vuole essere soltanto una ricostruzione delle vicende storiche del monumento ma intende cogliere il significato della sua presenza all’interno del sistema difensivo della città antica interpretando anche il suo significato all’interno della città contemporanea. Caratteristica peculiare dell’opera,contenuta in un’elegante custodia, è il ricco impianto iconografico, che mette bene in risalto l’evoluzione storica del Castello Aragonese e gli interventi che su di esso sono stati operati nel corso del tempo.


IL CASTELLO DI REGGIO CALABRIA
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€50,00

Senza una forte tutela dei dati le persone rischiano di essere discriminate per le loro convinzioni, credenze religiose, condizioni di salute. La privacy perciò è un elemento essenziale della società dell’eguaglianza. Senza una tutela della sfera personale delle proprie opinioni politiche, sindacali, per i cittadini c’è il pericolo dell’esclusione dal processo democratico; in questo caso la privacy si sostanzia come una componente della società della partecipazione.
Il tema generale assume rilevanza anche per la scuola. Le specificità sono quelle di qualsiasi altro soggetto pubblico, prima fra tutte la garanzia per l’utenza di agire nel perseguimento di finalità di interesse pubblico. Ma la scuola è anche un luogo in cui le informazioni, i dati, i documenti sono strumentali alla processualità del percorso più importante, quello che parte dall’insegnamento ed è finalizzato all’apprendimento e alla formazione dell’alunno. Nell’elaborazione e nella gestione di questo percorso i soggetti attori, gli insegnanti, si trovano necessariamente in contatto con la “persona” bambino e con tutte le informazioni che lo riguardano. Ecco quindi che la trattazione spazia nell’ambito didattico affrontando la tematica del portfolio, il cui utilizzo è lasciato, oggi, alla discrezionalità delle scuole. Il testo costituisce uno strumento di base per affrontare operativamente l’intera problematica, non solo nella fase attuale, ma anche nella futura evoluzione.


LA PRIVACY NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
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€13,00

Ogni fenomeno deviante è stato sempre contrastato da forze di segno inverso. Non vi è prevaricazione che non abbia originato una reazione da parte di chi non sopporta i soprusi, ma quando essa è attuata da quello che potremmo definire il male organizzato, se manca il supporto dello Stato, ben poco può fare il singolo cittadino. Così è stato per la ’ndrangheta.
La lotta vera, quella, per intenderci, dello Stato, non è stata mai costante: a volte energica, altre fiacca e, in taluni momenti, dormiente, spesso basata su una erronea comprensione del fenomeno. La visione della ’ndrangheta qui esaminata non è quella sociologica, antropologica, storica, ma quella che scaturisce dal lavoro dei magistrati e delle forze di polizia; quella che si delinea analizzando rapporti giudiziari, processi penali e relative sentenze. Questi documenti raccontano la storia del contrasto alla ’ndrangheta, il contrasto vero, intendiamo, soprattutto quello che è stato attuato, quando ciò è avvenuto, in silenzio, con scarsi mezzi e risorse carenti, a rischio della vita.
Non mancano testimonianze dirette di coloro che si sono opposti alla triste ideologia mafiosa, che hanno vissuto la terribile piaga dei sequestri di persona, siano essi magistrati o gente comune, a volte pagandone le conseguenze, altre ottenendo piccole ma significative vittorie. Non si è resistito alla tentazione di offrirvi un viaggio breve ma suggestivo nel mondo della simbologia e del linguaggio della ’ndrangheta, convinti che per contrastarla efficacemente bisogna innanzitutto comprenderne le profonde e robuste radici culturali.




A ‘NDRANGHETA
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Il processo di globalizzazione che ha investito, e investe tuttora, le scelte politiche, sociali ed economiche dei singoli Paesi e dell’intero pianeta, impone nuovi metodi di indagine per ciò che riguarda le scienze sociali.
I problemi, le crisi e i mutamenti generatisi, devono essere affrontati con strumenti nuovi, superando gli steccati tra le diverse scienze.
Formazione, conoscenza, apprendimento, organizzazione e processi decisionali, se interagiscono, possono diventare il nuovo modello di sviluppo del nuovo secolo.


APPRENDERE E INNOVARE
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